Medjugorje, 25 maggio 2012
"Cari figli,
anche oggi vi invito alla conversione e alla santità.
Dio desidera darvi la gioia e la pace attraverso la preghiera, ma
voi, figlioli, siete ancora lontano, attaccati alla terra e alle cose della
terra.
Perciò vi invito di nuovo: aprite il vostro cuore e il vostro
sguardo verso Dio e le cose di Dio e la gioia e la pace regneranno nel vostro
cuore.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
I messaggi della Madonna sono
semplici, ma sono di una profondità straordinaria.
In questo messaggio è
sintetizzata veramente tutta la vita cristiana, ma anche la fotografia della
nostra situazione spirituale. Intanto facciamo una riflessione su noi stessi e
cioè, quando la Madonna ci dice: “Siete ancora lontano”, siete ancora
lontano dalla conversione, dalla santità, domandiamoci: dice una cosa esagerata
o una cosa vera? Io ritengo che dica una cosa vera, perché se ci fossero più
Santi il mondo sarebbe molto diverso. Quindi questa è la diagnosi che fa la
Madonna della nostra situazione spirituale. Siamo ancora lontano!
Però quando la Madre ci dice
questo non lo fa per scoraggiarci, lo fa per spronarci, per cui pazientemente,
sapendo quanto è debole la natura umana, sapendo quanto l’uomo ha bisogno di
essere incoraggiato ogni giorno, sapendo che noi siamo come quei somari che
bisogna continuamente esortare perché tirino il carretto, se no ci fermiamo,
allora ecco che la Madonna, continuamente nei suoi messaggi, dice: “Anche
oggi, anche oggi!”. La Madonna lo sa benissimo che si ripete.
Cosa credete voi che la
Madonna non sappia che si ripete? Cosa volete cha faccia, che perda la
pazienza? La Madonna una volta ha detto: “non sono stanca di esortarvi!” Non si stanca di esortarci, come Dio non si
stanca di perdonarci, per cui dice: “Anche oggi vi invito alla conversione e
alla santità”.
Poi la Madonna ci spiega qual
è l’atteggiamento, cioè la radice del cammino di conversione, del cammino di
santità. Come comincia il cammino di conversione, il cammino di santità? Incomincia così: “aprite il vostro cuore e il vostro sguardo verso Dio e le cose di Dio”,
cioè il cammino di conversione e di santità, incomincia con l’aprire il nostro
cuore e il nostro sguardo verso Dio, cioè aprirsi a Dio, far entrare Dio
nella nostra vita. Elevare
il nostro sguardo verso il Cielo, verso Dio e verso le cose di Dio, desiderare
i beni Celesti. Quali sono i beni Celesti? Sono quelli che Dio vuole darci,
cioè la gioia e la pace.
Questi
beni Celesti Dio ce li dà se noi apriamo il nostro cuore a Lui e indirizziamo
lo sguardo verso Lui. Ci dà questi beni che sono anche in questa vita le cose
più preziose. Cosa c’è di più prezioso che la gioia della pace? Ma quella gioia
che non è la gioia del mondo, perché la gioia del mondo passa subito, è passeggera.
La
gioia che rimane, la gioia profonda che rallegra è quella gioia che proviamo
quando ci apriamo alla luce, al calore del sole. Quella pace che è la pace del
cuore, quella che è la pace della coscienza, è sentirsi in pace con se stessi,
perché siamo in pace con Dio e quindi poi, siamo in pace con gli altri, perché non siamo più aggressivi ma viviamo negli atti dei fratelli.
Questi sono i più
grandi beni della vita: la gioia, la pace.
Questi
beni li otteniamo se eleviamo lo sguardo
verso Dio, guardiamo verso
l’eternità, guardiamo verso il Cielo e apriamo, ci apriamo; quante volte la
Madonna ci ha detto negli ultimi messaggi: “apritevi come il fiore si apre ai raggi del
sole, così voi aprite il vostro cuore e
il vostro sguardo verso Dio e le cose di Dio”. Dio e le cose di Dio che sono la gioia e la pace
che sono i beni di Dio, ma anche le cose di Dio che sono ovviamente i desideri
di Dio, cioè che tutti conoscano e giungano alla conoscenza della verità.
Invece
noi purtroppo, ecco qui la nostra malattia esistenziale, la nostra malattia
spirituale, ma anche quella del mondo fonte di inquietudine, di angoscia, ma
anche di disperazione, - come ha detto la Madonna in altri messaggi, - ecco
qual è la nostra situazione esistenziale, siamo attaccati alla terra, alle cose della terra.
Quindi
io dico, siamo attaccati alla terra, alle cose della terra, ma le cose della terra non ci danno né la gioia, né la pace.
Le
cose della terra non ci danno la felicità, le cose della terra sono friabili,
sono passeggere, sono molte volte velenose, sono ingannatrici, sono false luci,
sono false gioie, però noi le perseguiamo!
Mi
pare che qui la Madonna voglia anche fare allusione a un modo diverso di
guardare la crisi economica, che pure viviamo e sappiamo come questa crisi
economica pesi su molte famiglie, quindi ovviamente il pane quotidiano comunque
fa parte delle domande che dobbiamo fare a Dio. Però nel medesimo tempo, la
Madonna ci vuol far capire che mentre noi siamo preoccupati quando ci manca il
pane, quando ci manca la casa, quando ci manca il denaro, quando ci manca la
macchina, siamo preoccupati, molte volte anche giustamente preoccupati (c’è
anche una giusta preoccupazione per questo) però dovremmo essere ancora più preoccupati quando ci manca la Grazia di Dio , quando ci manca la Pace di Dio, quando ci manca
la Gioia di Dio, quando manca la pace nelle nostre famiglie, quando manca la
preghiera nelle nostre famiglie, quando manca la comprensione, quando manca il
reciproco perdono, quando manca il reciproco amore, quando manca la
solidarietà.
Dovremmo
essere più preoccupati quando mancano queste cose di Dio, che poi sono l’Amore
in tutte le sue manifestazioni, ma di questo siamo poco preoccupati, mentre siamo molto preoccupati per le cose della
terra.
Cari
amici, una giusta preoccupazione ci deve essere per le cose della terra, e
infatti Dio provvede alle cose della terra, non è che non provvede, ci ha messo
a disposizione tante cose. Ma un conto è una giusta preoccupazione per le cose
della terra e un conto la malattia, l’attaccamento che ci fa dimenticare quei
beni che poi ci rendono più felici, che sono i beni dello Spirito
o, se vogliamo, quel bene che è il sommo bene che è Dio stesso e che facciamo fatica a far entrare nella nostra vita.
Ci
crediamo un po’ con la testa, si c’è, c’è, ma non entra nella nostra vita.
Ma
se Dio entra nella nostra vita, entra la
pace, entra la gioia, entra la serenità e entra anche quel giusto atteggiamento verso le cose materiali che diventano degli strumenti per vivere serenamente e non più degli idoli che poi ci tradiscono.
Questo meraviglioso messaggio, è un programma di Santità se lo vogliamo
cogliere.
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it